In questo sito troverete molte notizie aggiornate sulla sclerosi multipla, sulle eventuali cause che ne determinano la comparsa, sull’epidemiologia, sulle terapie convenzionali e su quelle alternative utilizzate per frenarne il decorso.
Prima di iniziare, però, vogliamo anticiparvi che nel corso della lettura di questo documento verrete a conoscenza di un tipo di cura chiamato “METODO KOUSMINE” che da decenni sta ottenendo risultati sorprendenti sulla sclerosi multipla, in numerosi paesi del mondo.
Leggerete anche che questo metodo viene contrastato in ogni modo dalla medicina convenzionale, nonostante l’evidenza della sua efficacia.
Chi conosce o ha a che fare con questa malattia, sa sulla propria pelle che non ci sono cure soddisfacenti e che il destino è un lento, ma inesorabile decadimento delle proprie condizioni di salute; negli ultimi decenni questa realtà non è cambiata.
La dottoressa Kousmine, medico e ricercatrice, qualche decennio fa pensò che fosse giusto cercare di migliorare la qualità della vita di quei pazienti affetti da malattie, soprattutto neurologiche, per le quali la medicina convenzionale non dava soluzioni adeguate.
Per questo la dottoressa Kousmine mise appunto un metodo cui diede il suo nome.
Da allora, soprattutto per quanto riguarda la sclerosi multipla, le cose non sono molto cambiate.
Ancora oggi poco si conosce circa la patogenesi della malattia: infatti, dire che è una patologia autoimmune vuol dire poco o niente (per saperne di più clicca su "malattie autoimmuni).
Anche a livello terapeutico non esistono soluzioni soddisfacenti.
Questo è il motivo per cui il METODO KOUSMINE è oggi più attuale che mai; infatti, poiché non esistono tuttora terapie efficaci, perché non utilizzare un metodo alternativo che migliorando l’alimentazione, fornendo i giusti integratori e potenziando le difese immunitarie del paziente, non ne migliorasse lo stato generale di salute e gli permettesse così di combattere la sclerosi multipla?
Questo è un ragionamento logico che, come vedrete, ha dato grandi frutti ed operato insperate guarigioni.
Ma allora perché il metodo Kousmine viene tanto osteggiato?
Uno dei motivi è che, spesso, chi denigra questo metodo non lo conosce affatto e non possiede nemmeno l’apertura mentale o l’intuito per informarsi su di esso.
Soprattutto i medici, coloro ai quali è affidata la cura del malato, sono in genere troppo dipendenti, spesso in modo acritico, da tutto ciò che è convenzionale e dai protocolli terapeutici standardizzati proposti (o imposti?) dalle case farmaceutiche, anche quando questi dimostrino grandi limiti o addirittura quando siano inutili e dannosi.
Un esempio lampante di quanto abbiamo appena detto è fornito dalla terapia della menopausa: da anni sul sito del centro medico broussais sono spiegati i motivi per cui la terapia ormonale sostitutiva fosse nefasta.
Per anni abbiamo messo in guardia tante pazienti, informandole sui gravi rischi che la terapia ormonale sostitutiva comportava.
Oggi finalmente, anche a livello ufficiale, esiste questa certezza: infatti sul bollettino di informazione dei farmaci del Ministero della Salute del 2003 si legge testualmente: “l’uso della terapia ormonale sostitutiva aumenta il rischio di cancro al seno, all’endometrio ed alle ovaie in modo proporzionale alla durata di trattamento.
E’ stato inoltre dimostrato che la terapia ormonale sostitutiva aumenta il rischio di infarto del miocardio, di tromboembolie e di ictus ischemico.
La terapia ormonale sostitutiva non ha nemmeno effetti positivi sulla funzione cognitiva e può aumentare il rischio di demenza negli anziani.
Infine è dimostrato che la terapia ormonale sostitutiva non influisce positivamente sulla qualità di vita delle donne”.
Adesso chi lo va a spiegare a milioni di donne che negli ultimi venti anni hanno assunto gli ormoni della menopausa, che in realtà questi farmaci non solo erano inutili, ma che erano anche tragicamente dannosi?
E, soprattutto, cosa si può dire a quelle donne che hanno danneggiato la propria salute mentre ritenevano di salvaguardarla?
In altri termini, chi potrà mai risarcire le donne che si sono ammalate o i parenti di quelle che non ci sono più?
E con quale coraggio il medico di base, il ginecologo o l’endocrinologo guarderanno negli occhi la propria paziente che si è ammalata dopo aver seguito i suoi consigli?
Questo medico potrà sempre dire di non essere venuto a conoscenza di questi dati e pensare quindi di non avere colpe, ma non è così!
Questa realtà è sempre stata evidente, fin dalla metà degli anni settanta, quando i primi studi già dimostravano inequivocabilmente che quei farmaci erano tragicamente pericolosi.
Come già accennato prima, uno dei grandi errori di tanti medici è quello di non ragionare con la propria testa, ma uniformarsi in modo acritico e subordinato a quelle cosiddette “ricerche scientifiche”, senza riflettere che, spesso, dietro queste cosiddette "ricerche scientifiche" si nascondono immensi interessi di multinazionali alle quali importa più il profitto che la salute delle persone.